ETCIU’! RAFFREDDORE NON TI TEMO!

È arrivato, ormai da un po’ di tempo, il freddo e con lui il tanto temuto raffreddore che ci costringe a stare a casa per giorni. Gli esperti dicono che il picco influenzale è alle porte e con la ripresa delle scuole i casi di influenza stagionale sono aumentati. Vediamo un po’ come possiamo curarci anche a tavola. Iniziamo con il parlare della cara vitamina C.
Si tratta di una vitamina idrosolubile coinvolta in moltissimi processi fisiologici, alcuni che conosciamo tutti, altri meno noti come ad esempio: lo sapevate che è indispensabile per la sintesi del collagene? Ed ancora è importantissima sia per la formazione dell’adrenalina sia per il fegato…
Molti di noi la conoscono perché è un’impostante antiossidante in grado di rendere il ferro maggiormente assimilabile ed inoltre rafforza il sistema immunitario, proteggendo dai malanni stagionali.
Proprio su quest’ultima funzione l’industria farmaceutica ha calcato fin troppo la mano, sponsorizzando integratori di vitamina C (o acido ascorbico) come indispensabili nella prevenzione dell’influenza. In realtà tali integratori sono spesso inefficaci: come per tutti i nutrienti, anche la vitamina C esplica al meglio la sua funzione solo quando affiancata da tutt’una serie di sostanze che solo gli alimenti completi possono fornire nello stesso momento.
Un altro aspetto, da ricordare è che l’assorbimento di questa vitamina è di tipo saturabile, questo significa che risulta quasi completo a basse dosi; a dosi più elevate l’assorbimento diminuisce fino a raggiungere valori del 16% pertanto è pressochè inutile assumerla in dosi eccessive; molto più utile invece è assumerla ad un basso dosaggio in momenti diversi della giornata, cosicché la sua assimilazione risulti massima.
La vitamina C è ampiamente presente in frutta e verdura; fra le tante pietanze, si elenca: agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie. Non manca naturalmente nei prodotti da orto, come: lattuga, radicchio, spinaci, broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni, patate novelle.
Classicamente la si identifica con gli agrumi, ma in realtà non sono questi i frutti che ne contengono il maggior quantitativo, bensì i kiwi!kiwi-biologiciLa vitamina C degli agrumi si concentra nella scorza (130 mg), mentre è significativamente di meno nel succo spremuto: 24-50 mg. Un kiwi contiene invece 85 mg di vitamina.
I kiwi non solo contengono più vitamina C,ma ne permettono anche un migliore assorbimento: molti studi dimostrano che rispetto all’acido ascorbico contenuto negli integratori i kiwi permettono di assorbirne fino a 5 volte di più.
L’EFSA raccomanda un consumo giornaliero di vitamina C nell’ordine di:110 mg / giorno (uomini) e 95 mg / giorno (donne). La cottura degli alimenti, pero, può comportare una perdita di variabile di vitamina C (in taluni casi fino al 75%); tale fenomeno può essere ridotto adottando una cottura che sia il più possibile rapida ed in poca acqua.
Per creare una vera è propria “bomba anti influenzale”, la tisana allo zenzero e limone mette insieme le proprietà antibatteriche e anti infiammatorie dello zenzero con il carico di vitamina C del limone.
Se invece siete più tipi da erbette, un’ ottima alternativa sono l’echinacea e la rosa canina!
La prima è una pianta ricca di vitamina C soprattutto nelle sue radici: la tintura madre di questa pianta si può acquistare in erboristeria, ma accertatevi che sia prodotta con le radici, e non soltanto con i fiori.
La rosa canina, ricca anch’essa di vitamina C, invece può essere assunta in pastiglie.
Un’altra arma, che voglio segnalarvi, moooolto utile se siete stati attaccati da un virus intestinale invece, è il brodo d’ossa.
Questo è un vero e proprio toccasana per l’intestino e per rafforzare il sistema immunitario che in esso vi risiede!.