Chi sono

Rosanna Giordano  – Dietista

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Durante il percorso di studi presso la facoltà di S. Biologiche mi sono imbattuta nella frase ” Siamo ciò che mangiamo” che da subito mi ha affascinata e incuriosita soprattutto perché  non riuscivo a capire come un filosofo del 1800 fosse arrivato a tale conclusione.
Spinta da tale curiosità, e forte della  base scientifica di notevole rilievo che avevo acquisito ho continuato il  percorso iscrivendomi  alla facoltà di Dietistica del Policlinico “A. Gemelli” che ha completato la mia formazione dandomi la possibilità di confrontarmi con le numerose declinazioni che la salute, o la perdita di questa, assume nelle diverse fasi della vita di una persona e tra le persone stesse. Attualmente, oltre ai corsi professionali di aggiornamento, frequento la Laurea Specialistica in Nutraceutica perché  come dice la parola stessa i nutraceutici sono quei principi nutrienti contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute e che spesso fanno la differenza.
Durante tutto il percorso di studi prima e sul campo poi, ho capito che il nostro stile di vita ed il modo in cui ci alimentiamo sono condizioni imprescindibili per vivere bene, a lungo e in salute.
Tale certezza viene ormai confermata, da  innumerevoli studi scientifici che sempre più aprono le vie per il benessere psico- fisico dell’uomo.
Nonostante queste siano cose note, troppo spesso però , il modo in cui ci alimentiamo viene influenzato da false credenze, conflittualità emotiva e condizionamenti sociali; siamo ancora troppo legati a concetti obsoleti, condizionamenti pubblicitari.Quello che mettiamo nel nostro piatto diventa parte di noi in un modo molto più profondo che non la semplice scissione dei nutrienti in energia: diventa parte del nostro essere, condiziona la nostra emotività e il nostro modo di pensare.
Vi sembra che stia esagerando? Eppure non è così, ormai è noto a tutti, e i numerosissimi studi scientifici lo dimostrano con sempre maggior forza,  che vi è una relazione profonda e di interscambio costante tra l’intestino  e il cervello, ed è proprio questa che determina ciò che siamo perché i nostri cari batteri intestinali risentono del nostro stato emotivo ma è altresì vero che la tanto amata serotonina, viene prodotta  per circa l’80 % dall’apparato gastrointestinale.
Per questi motivi e per molti altri che ho imparato a riconoscere e a valorizzare sono convinta che il mio compito come professionista della nutrizione sia oggi più che mai volto ad accompagnare i miei pazienti alla riscoperta del cibo che NUTRE ma anche a ritrovare quel benessere  MENTALE  che riporta in equilibrio quell’asse intestino – cervello che la vita odierna squilibra.