Il microbioma

Forse la maggior parte delle persone “non addette ai lavori” ha già sentito parlare del microbiota intestinale , ma pochi sanno che vi è anche un microbiota esofageo, uno  gastrico …. Insomma possiamo affermare con certezza che tutto il tratto gastointestinale è colonizzato da una flora batterica che vive in equilibrio  generando uno stato di salute e di benessere in tutto l’organismo , ed è proprio quando questo equilibrio viene meno che subentra la così detta disbiosi.
Questo termine significa proprio uno squilibrio microbico della superficie o dell’interno del corpo.
Essa è correlata a malattie come la malattia infiammatoria cronica intestinale, la sindrome da fatica cronica, l’obesità, i problemi gastrici, il tumore, la colite…insomma tutte le patologie direttamente collegate al tratto gastrointestinale.
Oggi parleremo del microbiota intestinale perché è quello maggiormente studiato e  di cui vi sono dei dati certi.
Possiamo definirlo come un complesso ecosistema formato da un numero enorme di specie batteriche si stima circa 1000 specie : aerobiche (Lattobacilli), prevalenti nel tenue ed anaerobiche (Bifidobatteri) localizzate in prevalenza nel colon. Anche se il profilo microbiotico è diverso per ogni persona, ci sono due Phyla predominanti: i Firmicutes ed i Bacteroides che rappresentano almeno i ¾ del microbioma totale; in poche parole possiamo dire che vi sono molte specie batteriche che vivono in sintonia e in equilibrio tra loro nel nostro intestino.
Il microbiota intestinale svolge molteplici funzioni che possiamo riassumere così:

  • Funzione metabolica: fenomeno cardine è la fermentazione da parte degli enzimi batterici del materiale non altrimenti digeribile (cellulosa, emicellulosa, pectine, gomme, amidi), con successiva produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA come l’acido acetico, propionico e butirrico….una tipologia di acidi grassi che viene difficilmente prodotta da fonti alimentari, ma che si verifica ad esempio con la fermentazione delle fibre ad opera dei batteri situati all’interno del colon) e gas (ecco spiegato il motivo per cui molto verdure ricche in cellulosa, dette fermentanti, ci fanno gonfiare e producono meteorismo ). Queste molecole svolgono un ruolo energetico nei confronti dei batteri, acidificano l’ambiente intestinale, aumentano la motilità intestinale e favoriscono il riassorbimento di ioni.
  • Funzione trofica: la flora batterica garantisce l’integrità della mucosa intestinale. I batteri intestinali contribuiscono alla proliferazione e differenziazione delle cellule epiteliali, ed in particolar modo alla maturazione del GULT ovvero il sistema immunitario presente a livello del tratto digerente; il GULT protegge la mucosa intestinale dagli attacchi degli agenti patogeni. Dobbiamo ricordarci infatti che circa il 70% del nostro sistema immunitario risiede proprio a livello intestinale.
  • Funzione protettiva: come già accennato sopra l’intestino oltre ad essere la sede del sistema immunitario  attua proprio una protezione a livello fisico: è una vera e propria barriera intestinale attraverso la quale si ostacola il passaggio di agenti patogeni grazie alla produzione di  citochine pro e anti-infiammatorie.
  • Produce alcune vitamine, in primis la vitamina B12 e la vitamina K.
  • Producono gli acidi grassi a catena corta molto importanti perché vengono assorbiti direttamente nell’intestino e veicolati direttamente al fegato tramite la vena porta (sono infatti solubili in acqua)
  • Produce alcuni aminoacidi (arginina, glutamina, cisteina)
  • Interviene nel metabolismo degli acidi biliari e della bilirubina.

È davvero un centro nevralgico dove  l’uomo (ospite) fornisce materiale indigerito per il sostentamento dei batteri e in compenso questi microrganismi svolgono le funzioni sopracitate.
Quando uno stile di vita frenetico, una dieta disordinata alterano l’equilibrio intestinale  e ne intaccano l’importante ruolo di barriera , ecco che si instaura uno stato infiammatorio cronico detto  permeabilità intestinale che è il perno attorno cui ruotano tutte le patologie gastrointestinali .
Nel prossimo articolo vedremo come, grazie ad una terapia alimentare, possiamo migliorare tutti i sintomi correlati alla disbiosi e al reflusso gastrico.

Whats-the-Microbiome-1

Bibliografia

  • Gianluca Ianiro, Javier Molina-Infante and Antonio Gasbarrini. Gastric Microbiota. doi: 10.1111/hel.12260
  • Eckburg PB, Bik EM, Bernstein CN, Purdom E, Dethlefsen L, Sargent M, Gill SR, Nelson KE, Relman DA. Diversity of the human intestinal microbial flora.Science. 2005 Jun 10; 308(5728):1635-8.

 

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